Il gruppo internazionale EuAct, diretto da Paolo Antonio Simioni, presenta una performance multilingue tratta dal capolavoro di Shakespeare. La riscrittura parte da una prospettiva ultraterrena, una visione degli eventi dall’aldilà, dal luogo in cui Amleto padre sta chiamando a sé non solo il figlio, ma un’intera generazione, un intero eone. Per quindici anni EuAct ha agito allo scopo di abbattere barriere culturali e linguistiche, utilizzando l’ungherese, l’italiano, l’inglese, il tedesco, innestando i diversi idiomi su un flusso di senso che dà la misura della forza del teatro, nella sua capacità di innescare le più intime dinamiche relazionali umane e di renderle universali.
Lo spettacolo è rappresentato in italiano, ungherese e inglese.