Mostra (fino al 15 giugno 2015 – ore 10.00 – 18.00)
In occasione del 100esimo anniversario della Grande Guerra
Regista, fotografo, disegnatore, costumista e “interprete” trasformista, Ventura è il protagonista delle messe in scena teatrali insieme alla moglie, il figlio e il fratello gemello. Un fotografo unico nel suo genere: i suoi scatti ritraggono precisissimi diorami che riproducono varie ambientazioni tutte dal sapore antico e surreale. Un mondo in miniatura che la macchina fotografica di questo abile artista cattura e reinterpreta fornendoci una serie di riflessioni sul sottile e impalpabile confine che divide finzione e realtà. «Quello che io fotografo non esiste, ma cerco di farlo sembrare vero il più possibile – spiega il fotografo – voglio che chi guarda
le mie immagini pensi di esserci stato in quel luogo». Le “storie” esposte, già presentate in occasione della mostra “Turning points” alla Galleria Nazionale Ungherese, portano in scena, l’una, Paolo Ventura e il fratello gemello in divise militari dell’Austria e dell’Italia che duellano per “Amor di Patria” e, l’altra, lo stesso Paolo Ventura nei panni di un pittore futurista che si arruola nel nome della “guerra sola igiene del mondo”, ma, al ritorno dal conflitto, è mutato nel corpo e nello spirito.