Regia di Luigi Comencini
100 film e un’Italia da non dimenticare
Con questo film Luigi Comencini consegna al cinema italiano una perla cinematografica. A metà strada tra il neorealismo e la commedia all’italiana, vengono fuse insieme in maniera eccezionale atmosfere comiche, grottesche, drammatiche ed umane al tempo stesso. 8 settembre 1943, la radio annuncia l’armistizio chiesto da Badoglio alle truppe anglo-americane. Le truppe italiane cadono nel caos, in particolare il film racconta l’evoluzione psicologica di un piccolo uffi ciale che, completamente disorientato, entra anche lui nella mentalità del “tutti a casa”. Il film, come dice lo stesso Comencini, “è un viaggio, attraverso l’Italia in guerra, di quattro sbandati che vogliono tornare a casa”. Si tenga inoltre conto che Tutti a casa è, con le dovute cautele, un vero e proprio documento storico-sociale, reso ancora più grande dal fatto che il film è stato realizzato nel 1960, ovvero a meno di venti anni di distanza da quel famoso armistizio.