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Signore e Signori (1965 – 120’)

Regia: Petro Germi

100 film e un’Italia da non dimenticare

Tre storie tra loro intrecciate mettono a nudo,con crudezza e ironia, i vizi di una piccola cittadina veneta. Qui si svolgono le
vicende di alcuni commercianti e professionisti che, nascosti dietro una facciata di
perbenismo, portano pian piano allo scoperto le loro bassezze. I tre episodi sono
scanditi da tradimenti, farse, tragedie coniugali e pettegolezzi nel bar della piazza
principale. Il donnaiolo Toni confessa un segreto ad un suo amico, ma la notizia sarà
presto diff usa. Da qui nascerà un divertente e spietato gioco di equivoci e beff e. Il
ragionier Bisigato, modesto impiegato di banca, avendo una moglie che lo opprime
vorrebbe scappare con una giovane cassiera: cosa ne penseranno e come reagiranno
gli abitanti della piccola cittadina? Infine una giovane e bella ragazza di campagna
non passa inosservata agli occhi di un gruppo di amici donnaioli. Il padre della
giovane li denuncerà, ma anche in questo caso il peso di quel che dirà la gente farà
prendere una piega imprevista agli eventi. Il film è senza dubbio una delle più feroci
satire sull’ipocrisia della provincia italiana nella stagione del boom economico.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Budapest
  • In collaborazione con: -