Acanthus | Composizioni per due violini dal ‘900 e oltre
Concerto de Les Violons d’Ingres – Erica Scherl, Claudia Cancellotti
21 settembre 2021 – ore 19.00 - Vecchia Accademia di Musica Ferenc Liszt – Budapest VI., Vörösmarty u. 35.
Programma
Paul Hindemith: Kanonisches Vortragsstück für zwei Violinen
I: Mäβig schnell - II: Mäβig bewegt mit Grazie - III: Schnell
Luigi Boccherini: Notturno in Mi b maggiore “La Buona notte”
Amoroso - Rondò – Allegretto - Minuetto e Trio - Presto assai “La buona notte”
Franco Margola: Partita per due violini (1951)
Preludio Ampiamente - Canone Ben deciso - Serpentaria Andante - Ostinato Allegro
Gagliarda Allegro deciso - Finale Allegro vivo
Giovanni Battista Viotti: Duetto op. 29 n. 3
Maestoso - Adagio - Allegro agitato assai
Cristian Chiappini: dai Tre Ricercari per due violini
Ricercare per due violini n.3 (2013)
Giulio Viozzi: from “Dodici duetti per due violini” (1984)
I: Tempo di marcia - II: Calmo - III: Vivace - V: Andantino - VI: Mosso - VII: Quietamente -
VIII: Piuttosto lento - X: Allegramente
I biglietti potranno essere acquistati a prezzo HUF. 2000. Ulteriori informazioni
Organizzato in collaborazione con l’Accademia di Musica Ferenc Liszt
Il duo di violini vanta molte composizioni originali, presenti sin dal XVI secolo almeno in tutti i periodi e le tradizioni musicali, raggiungendo grande diffusione soprattutto nel XIX e nel XX secolo.
A questa varietà di funzioni corrisponde una notevole diversità negli stili, nei generi e nelle forme musicali delle composizioni. Il repertorio raggiunge una delle sue massime fioriture nel primo e nel secondo novecento, quando molti autori si cimentano nella composizione per duo di violini quale ambito ideale per coniugare le innovazioni armoniche e stilistiche con una forma essenziale, compatta e giocata sul dialogo, esplorando al contempo nuove potenzialità sonore.
Gli autori scelti per "Achanthus", sono accomunati da alcuni tratti e gesti sonori e da un linguaggio armonico che trova nell'uso frequente di trasformazioni cromatiche e di linee melodiche languide e tortuose, alternate ad aspetti ritmici e percussivi, un ambito espressivo comune. Come simili sono i rimandi stilistici agli albori della nascita di questo repertorio, riscontrabili ad esempio nelle forme canoniche di Hindemith o nel riferimento alla forma della Partita presente in Margola.