Presentazione del libro
”Gio Ponti - Il Lento Navigare” di Bruna Moresco
(Istituto Italiano di Cultura, Sala Federico Fellini)
Seguirà nella Galleria Xenia l’inaugurazione della mostra
ARCHITETTURA E IL MARE. I TRE ARCHITETTI INNOVATORI 1930-1960
Per partecipare ai due eventi sono strettamente necessari: la tessera di immunità sanitaria in corso di validità, l'uso della mascherina e del disinfettante per le mani.
ARCHITETTURA E IL MARE a cura di Alex Amirfeiz e Bruna Moresco
in collaborazione con Fondazione De Ferrari
DESCRIZIONE DELL'EVENTO
L’ISTITUTO ITALIANO di CULTURA di Budapest dedica un’importante evento sul rapporto tra l’Architettura e il mare dei tre grandi architetti innovatori nel periodo che va dagli anni ‘30 alla seconda guerra mondiale con ripresa in modo trionfale nel dopo guerra fino agli anni ‘60:
Gustavo Pulitzer Finali è il primo ha rompere con la tradizione obsoleta del filone deco’ dei Coppedè e con il suo studio Stuard di Trieste diventa in breve tempo un riferimento tecnico e stilistico nel settore dell’allestimento navale moderno che suscitano una sensazione di leggerezza e nuova eleganza. L’arredamento è sobrio e funzionale nelle configurazioni e abbandona in maniera programmatica le firme e i modi dell’allestimento scenografico posticcio.
Gio Ponti entusiasta dell’apertura di Pulitzer è affascinato dal design Navale in senso sia teorico che pratico. In veste di fondatore della rivista di design Domus, negli anni ‘30 dedica due numeri ai transatlantici dove aveva operato Gustavo Pulitzer. Lavora agli interni di parecchie navi, contribuendo a costruire la fama internazionale del modernismo italiano. Dal disegno degli arredi fino al suo grande sogno la “Tartaruga del mare”, Gio Ponti è stato senza dubbio un pioniere delle moderne navi da crociera ed aveva ben chiaro quello che doveva essere l’evoluzione della nave, non solo un mezzo di trasporto ma forse e soprattutto un mezzo di piacere.
Nino Zoncada coniuga il senso artistico al rigore costruttivo con sperimentazione e coraggio innovativo, segnando una grande svolta alla storia della navalmeccanica. Progetta, lungo tutta la sua carriera, gli interni della maggior parte delle navi costruite in Italia che rappresentano il coronamento della sua carriera e viene definito uno degli artefici dei più importanti allestimenti del dopo guerra. Seguendo la filosofia di Gio Ponti, che aveva fatto delle sue navi “la vetrina dell’arte italiana nel mondo”, Zoncada si circonda dei migliori artisti del tempo.
“Gio Ponti non cessò mai di sognare navi e nuove navi. Il progetto della Tartaruga da crociera che Ponti pubblicò nel 1969 su Domus (tesi di Bruna Moresco, architetto genovese) gli stava a cuore. Era quella un’anticipazione della grande nave lenta in cui conta più il viaggio che l’arrivo” (Lisa Licitra Ponti).