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La profezia dell’armadillo (2018 – 99’) Sarà presente il regista Emanuele Scaringi

XVI MITTELCINEMAFEST

La profezia dell’armadillo (2018 – 99’) Regia: Emanuele Scaringi

Ospite: Emanuele Scaringi

Cast: Simone Liberati, Pietro Castellitto, Laura Morante, Valerio Aprea, Claudia Pandolfi, Teco Celio, Diana Del Bufalo, Valerio Ardovino, Gianluca Gobbi, Kasia Smutniak, Samuele Biscossi, Rosa Diletta Rossi, Michela De Rossi, Vincent Candela, Adriano Panatta, Sofia Staderini. Sceneggiatura: Michele Rech aka Zerocalcare, Oscar Glioti, Valerio Mastandrea, Johnny Palomba, dall’omonimo fumetto di Zerocalcare. Fotografia: Gherardo Gossi. Montaggio: Roberto Di Tanna. Scenografia: Mauro Vanzati. Costumi: Francesca Casciello. Musica: Giorgio Giampà. Produttore: Domenico Procacci. Produzione: Fandango, Rai Cinema, con il contributo del MiBAC, con il sostegno della Regione Lazio.

Zero ha ventisette anni, vive nel quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina Valley. Terra di Mammuth, tute acetate, corpi reclusi e cuori grandi. Dove manca tutto ma non serve niente. Zero è un disegnatore ma non avendo un lavoro fisso si arrabatta dando ripetizioni di francese, cronometrando le file dei check-in all’aeroporto e creando illustrazioni per gruppi musicali punk indipendenti. La sua vita scorre sempre uguale, tra giornate spese a bordo dei mezzi pubblici attraversando mezza Roma per raggiungere i vari posti di lavoro e le visite alla Madre. Ma una volta tornato a casa, lo aspetta la sua coscienza critica: un Armadillo in carne e ossa, o meglio in placche e tessuti molli, che con conversazioni al limite del paradossale lo aggiorna costantemente su cosa succede nel mondo. A tenergli compagnia nelle sue peripezie quotidiane, nella costante lotta per mantenersi a galla, è l’amico d’infanzia Secco. La notizia della morte di Camille, una compagna di scuola e suo amore adolescenziale mai dichiarato, lo costringe a fare i conti con la vita e ad affrontare, con il suo spirito dissacrante, l’incomunicabilità, i dubbi e la mancanza di certezze della sua generazione di “tagliati fuori”.

  • Organizzato da: Istituto Luce Cinecittà, Istituto Italiano di Cultura di Budapest
  • In collaborazione con: Budapest Film ZRT., Cinema Puskin, Cinema Tabàn